Blockchain: cos’è, come funziona e gli ambiti applicativi in Italia

Mauro Bellini

Per affrontare la blockchain, occorre fare riferimento ad alcuni temi apparentemente molto diversi tra loro: prima di tutto,  il concetto di fiducia troveremo ripetuto spesso in questo servizio, in concetto di responsabilità e quello di comunità.  Accanto a questi ci sono temi come la crittografia, la trasparenza, la condivisione e la “competizione” nel raggiungimento di un risultato. Con questi concetti ci si estende poi ad altre caratteristiche come l’immutabilità dei dati nel tempo e la decentralizzazione che stanno alla base di una innovazione – non solo tecnologica –  potente e complessa, ma anche democratica e straordinariamente rivoluzionaria. 

Gli obiettivi di questo servizio editoriale

Prima di “affrontare” la blockchain ricordiamo che la preparazione e l’aggiornamento costante di “Blockchain: cos’è, come funziona e gli ambiti applicativi in Italia” nasce dal desiderio di studiare e di condividere i frutti di questo studio sul fenomeno blockchain. Siamo fermamente convinti della straordinaria importanza della blockchain nel processo di innovazione delle imprese, delle organizzazioni e delle Pubbliche Amministrazioni del nostro paese e siamo, nello stesso tempo, consapevoli della complessità di questo cambiamento e della necessità di fornire informazione e formazione per aiutare tutti a comprenderne il valore per sfruttarne le vere potenzialità.  

È con questo spirito che abbiamo avviato questo specifico servizio, all’interno del nostro portale Blockchain4Innovation, un testo che aggiorniamo costantemente in funzione delle ricerche, delle analisi, delle case history, delle testimonianze, dei corsi e delle best practices che trovano spazio sulla nostra testata e che possono contribuire ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza sulle prospettive e sull’utilizzo della blockchain.

Due semplici e importanti note di metodo. Troverete nel testo due “diverse” rappresentazioni della blockchain e la differenza prima vista è minima: la Blockchain con la “B” maiuscola, come un nome proprio, che fa riferimento alla Blockchain Bitcoin, la prima e la più conosciuta delle blockchain; e, appunto, la blockchain con la “b” minuscola, che utilizzeremo per qualificare la blockchain come tecnologia e come fenomeno.

La seconda nota riguarda una primissima e sommaria qualificazione del rapporto tra blockchain e Distributed Ledger Technologies o DLT. Le soluzioni tecnologiche definite come blockchain rientrano nell’ambito delle Distributed Ledger Technologies, si tratta cioè di soluzioni basate su Registri Distribuiti che consentono la lettura e la modifica da parte di più soggetti partecipanti alla Rete. Gli elementi di differenziazione tra le varie tipologie di DLT sono primariamente nelle modalità con cui si “governa” il controllo e la verifica delle azioni di scrittura sul Registro, sulle modalità e sul tipo di Consenso necessari per validare queste azioni e sulla struttura del registro distribuito stesso. Nella esposizione di questo testo si parlerà dunque di Blockchain Bitcoin (con la “B” maiuscola), di tecnologie blockchain (con la “b” minuscola) e di Distributed Ledger Technologies ovvero dell’acronimo DLT.

Fonte: Blockchain4Innovation