Chuck Robbins (Cisco): “Siate curiosi e positivi, ma attenti a sicurezza e impatto sociale”

Le opportunità per i giovani con competenze tecnologiche non mancano, ma nel mondo iperconnesso bisogna porre la massima attenzione alla sicurezza e all’impatto sociale delle tecnologie: è in sintesi il messaggio che Chuck Robbins, CEO di Cisco, ha lanciato alla platea di studenti che ha assistito alla sua lecture al Polimi

di Patrizia Fabbri

e opportunità saranno illimitate per voi in futuro”, è l’iniezione di fiducia che Chuck Robbins, CEO di Cisco in visita nel nostro paese, ha lanciato agli studenti del Politecnico di Milano che lo hanno accolto in una sala gremita per una lecture focalizzata sul tema del giorno, la cybersecurity. Ma se le opportunità sono tante, anche le responsabilità sono grandi: in molti passaggi della sua “lezione”, Robbins ha sottolineato l’attenzione che bisogna porre all’impatto sociale delle tecnologie, un messaggio importante da rivolgere ai ragazzi che stanno costruendo il futuro della società.

La tecnologia è centrale, ma attenzione all’impatto sociale

“Il mondo in cui viviamo cambia con estrema rapidità. Sono più di 30 anni che lavoro con le tecnologie e vedo molto chiaramente come le cose si siano trasformate in questi anni”, ha detto Robbins ricordando come, per esempio, negli anni ’80 Internet non esistesse ancora: “Oggi la tecnologia è centrale, è al centro di ogni business, di ogni organizzazione, di ogni strategia. Non è pensabile sviluppare prodotti o servizi senza tecnologia, ma bisogna considerarne l’impatto sociale. Viviamo in un mondo iperconnesso, ma la tecnologia sta creando dei gap nella società, mentre bisogna permettere a tutti di beneficiare delle opportunità che la tecnologia offre”.

Chuck Robbins
Chuck Robbins, CEO di Cisco, al Politecnico di Milano

E che l’impegno sociale non si limiti alla tecnologia, Robbins lo ha dimostrato annunciando nel suo blog una donazione per un valore di 1 milione di dollari, erogato nell’arco di quattro anni, a sostegno di un progetto pilota di Housing First (per fornire un alloggio permanente alle persone senza fissa dimora) a Roma con la comunità di Sant’Egidio. “Inoltre – scrive Robbins nel suo blog – integreremo anche il nostro programma di formazione Networking Academy nell’offerta formativa di Sant’Egidio a favore della popolazione svantaggiata che assistono, e ci impegniamo ad aiutare Sant’Egidio nella formazione professionale e nell’inserimento dei laureati in posti di lavoro nel settore IT in Italia. Le Networking Academy svolgono un ruolo chiave nel sostenere coloro che hanno bisogno di formazione, permettendo accesso a strumenti e competenze fondamentali per trovare impiego. Siamo felici di poter supportare le persone meno abbienti, dando loro un’abitazione e istruzione”.

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