di Neelie Kroes e Viviane Reding
Sono già milioni gli internauti che usano servizi basati nella nuvola, come Facebook, Spotify e webmail, ma l’intera economia e l’intera società ne trarranno i massimi benefici solo quando saranno le imprese e le amministrazioni pubbliche a ricorrere in massa ai servizi di cloud.
Per loro si tratta di una tecnologia informatica meno cara e più flessibile, ma offre nuove opportunità anche a quanti non hanno il capitale necessario per costruire un proprio centro dati per lanciare una nuova impresa. Questa tecnologia permetterà anche di mettere in modo del tutto legale a disposizione dei consumatori i contenuti che desiderano in tutta Europa. Per altre categorie, come gli scienziati, l’informatica nella nuvola rende possibili collaborazioni con persone sparse in tutto il globo, ad una velocità e su una scala che in precedenza erano semplicemente impossibili.
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